“Non c’è tempo da perdere”: Giorgia Meloni accelera ma c’è il nodo ‘tecnici’

Spuntano nuovi nomi e c’è da risolvere il nodo dei ‘tecnici’: ecco cosa frena Giorgia Meloni, che ora però vuole dare la svolta.

“Non c’è più tempo da perdere”. La frase pronunciata da Giorgia Meloni durante il comizio a Viva22 è un messaggio agli italiani, con un riferimento però neanche troppo velato agli alleati.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni deve sciogliere i nodi sul nuovo esecutivo (AnsaFoto)

Il tempo stringe, i dossier si accatastano e le emergenze non danno respiro e neanche speranze alla nazione, che ha scelto al sua guida e ora attende le prime misure. Il nodo da sciogliere è quello relativo alla squadra di governo. “Avremo la grande responsabilità di dare risposte immediate ai problemi degli italiani” ha affermato al leader di Fdi, che nel vertice di centrodestra ad Arcore ha accelerato sulla lista dei ministri. Resta uno il nodo principale da sciogliere, ed è relativo al ruolo dei ‘tecnici’. Giorgia Meloni non vuole farne a meno, mentre la Lega frena e Fi spinge per alcuni profili ritenuti indispensabili. Ecco quindi quali sono i nomi sui quali sia accende la discussione, e le indicazioni in arrivo su una squadra di governo che a breve dovrebbe essere ufficiale.

Giorgia Meloni accelera sulla squadra di Governo: ecco le novità

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Giorgia Meloni (Ansa Foto)

Il primo tassello, ormai inattaccabile e chiaro, è quello relativo alla distribuzione dei dicasteri all’interno della coalizione. Saranno 4 a testa per Lega e Fratelli d’Italia, con il Carroccio che avrà anche una presidenza delle due Camere. I nomi che si fanno sono quelli di Riccardo Molinari e Giancarlo Giorgetti, che resta però in bilico. La Meloni infatti punterà su di lui qualora non dovesse trovare un tecnico per il Ministero dell’Economia. Intanto per quel che riguarda la presidenza del Senato sarebbe in pole La Russa su Calderoli, mentre ad Arcore Berlusconi ha caldeggiato il nome della Casellati per la Giustizia.

Resta calda la discussione aperta sul nome di Licia Ronzulli. Il Cavaliere per lei vorrebbe un ministero importante, quindi Salute, Agricoltura o Infrastrutture, ma resta forte il veto da parte di Fratelli d’Italia. Strada senza ostacoli invece per Tajani, pronto ad approdare alla Farnesina. La partita quindi, oltre che sul nome della Ronzulli, sarà giocata sul ruolo dei tecnici.

Per Giorgia Meloni in questa fase sono imprescindibili, gli alleati però restano freddi. Salvini, che potrebbe essere scelto per le Infrastrutture, sarebbe stato scavalcato dal prefetto di Roma Piantedosi, pronto a guidare l’Interno, mentre fra i nomi non politici restano anche in corsa anche Siniscalco e Beretta per il Mef. C’è una data però da cerchiare in rosso. Il 12 ottobre a Roma potrebbe tenersi una riunione dalla quale nascerà la nuova squadra. Arriverà infatti Berlusconi, e il giorno successivo potrebbe già essere quello dell’insediamento.

 

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