GF Vip 7, parla la famiglia di Ginevra Lamborghini: “Data in pasto agli squali, gli stessi che…”

La mamma di Ginevra Lamborghini, Luisa Peterlongo, ha parlato della squalifica di sua figlia dal GF Vip 7, scatenando una polemica. Ecco cosa è accaduto. 

Non si placano le polemiche dopo la puntata di lunedì sera del Grande Fratello Vip 7 che ha affrontato l’addio di Marco Bellavia e applicato provvedimenti durissimi – ma non esaustivi per una parte del pubblico – contro alcuni concorrenti.

La sanzione più dura è arrivata per Ginevra Lamborghini, squalificata direttamente dal gioco per aver pronunciato la frase: “Si merita di essere bullizzato”, riferito a Marco Bellavia. In seguito, dopo un televoto flash, ha lasciato la casa anche Giovanni Ciacci.

Come accennato, per una parte del pubblico, i provvedimenti non hanno soddisfatto in pieno le richieste. Alcuni concorrenti, su tutti Gegia, hanno dimostrato di non aver avuto poi profondi rimorsi per quanto accaduto all’ex conduttore di Bim Bum Bam. 

Le parole della mamma di Ginevra Lamborghini

Ginevra Lamborghini, dopo l’annuncio della sua squalifica, si è lasciata andare ad un pianto dirotto: la sorella di Elettra è sembrata realmente dispiaciuta di quanto accaduto, ma ha violato il regolamento ed è stata spedita fuori. In studio è stata consolata dallo stesso Alfonso Signorini, da Orietta Berti e Sonia Bruganelli. Ma, come detto, sono in molti a pensare che anche altri avrebbero dovuto lasciare la casa con il medesimo provvedimento e per il medesimo motivo. Intanto, su Twitter, Luisa Paterlongo, mamma di Ginevra, ha rotto il silenzio, commentando la squalifica di sua figlia dal GF Vip 7.

Le durissime parole di Peterlongo

Ha scritto la mamma di Ginevra Lamborghini: “Sono la mamma di Ginevra e mi sento in dovere di scrivere questo mio pensiero e questa mia riflessione. Non riesco a rimanere indifferente e tranquilla dopo quello che è andato in onda. Ho visto la disperazione di un uomo incompreso e solo, è stato emarginato dal gruppo e ignorato da quelli che avrebbero dovuto dare il loro sostegno professionale. Perché non hanno agito prima? Perché hanno permesso che si arrivasse a tanto? Vorrei esprimere il mio grande dispiacere al sig. Marco Bellavia e chiedergli scusa personalmente”.

E ancora: “Non voglio giustificare mia figlia e le cose che ha detto nei suoi confronti. Non la giustifico. Come mamma però, in questo momento soffro anche per lei. Ginevra è un’anima buona, ma ha sbagliato ed è finita sul patibolo. Soffro per lei perché è stata data in pasto agli squali, gli stessi che si indignano e gridano: ‘No al bullismo’. Non vedo una fine a tutto questo odio. Soffro perché voglio ancora credere nel bene e spero che le parole abbiano ancora valore e peso nella coscienza delle persone ma per ora vedo solo e soltanto odio ed ipocrisia”.

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