Clamoroso crollo dell’oro, di chi è la colpa?

Sicuramente in molti lo avranno notato, anche perché non poteva assolutamente passare inosservato: l’oro è crollato in una maniera incredibile. In tanti si stanno chiedendo di chi sia la colpa di tutto questo. A quanto pare la risposta c’è

Oro scende sempre di più
Lingotti oro (Ansa Foto)

Se pensate ancora che l’oro possa valere ancora tanto ci dispiace deludervi e darvi una brutta notizia perché non è affatto così. Almeno per il momento. Un difficile momento economico che il nostro paese (e non solo) sta attraversando. La notizia che stia perdendo gran parte del suo valore ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo. Un qualcosa che ha lasciato tutti coloro che ne possiedono davvero senza parole, visto che erano convinti di avere in casa (nelle proprie cassaforti) una vera e propria miniera.

Tanto è vero che è sempre stato considerato come un rifugio per eccellenza insieme ad altre monete famose al mondo come il dollaro, lo yen, il franco svizzero oppure anche il Buind tedesco. Sono finiti quei tempi. Ovviamente con la speranza che il tutto possa risolversi quanto prima. In molti si stanno chiedendo di chi sia la colpa di tutto questo. Le risposte, ovviamente, sono scontate visto che da quest’anno sono capitate un bel po’ di cose per nulla positive.

Crollo dell’oro, dallo scoppio del conflitto tutto è cambiato

Oro scende sempre di più
Lingotti oro (Ansa Foto)

Subito dopo l’inizio del conflitto in Ucraina (datato 24 febbraio) l’oro è arrivato sopra i 2mila dollari, un po’ come gli stessi livelli raggiunti durante la pandemia da Covid-19. Nelle fasi di recessione economica e di forte instabilità dei prezzi la domanda di beni rifugio aumenta proprio per rispondere alle esigenze di protezione. Tanto è vero che l’oro è considerato ancora quello più sicuro.

A fare chiarezza in merito ci ha pensato direttamente il sito ‘Money.it‘. L’oro in dollari ha avuto un crollo importante di quasi il 20%. Dietro a tutto questo, però, c’è una spiegazione: l’ultimo aumento di tre quarti di punto percentuale ha portato a una crescita del 16% del valore del dollaro Usa. Una notizia non da poco per il mercato che è stato notevolmente influenzato.

In parole povere: una valuta più forte rende più costoso l’acquisto per gli investitori stranieri, europei e asiatici. A maggior ragione la riduzione della domanda è evidente ed in questo caso si possono spingere al ribasso i prezzi.

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