Elezioni, Bersani non si candida e spiega il motivo. Sulla destra…

Verso le elezioni del 25 settembre, Pier Luigi Bersani non ha alcuna intenzione di candidarsi ed ha spiegato il motivo reale. Poi ha parlato della destra e non solo

Bersani non si ricandida
Pier Luigi Bersani (Ansa Foto)

Era stato fatto anche il suo nome come uno dei possibili candidati in vista delle elezioni che ci saranno il 25 settembre. A quanto pare, però, il diretto interessato ha respinto tutto ciò ed ha affermato che non ha alcuna intenzione di ricandidarsi. Pier Luigi Bersani, ex segretario del ‘Partito Democratico‘ e fondatore di ‘Articolo Uno‘, non ci pensa minimamente a ricandidarsi. Lo ha detto, con estrema chiarezza, in una intervista che ha rilasciato al quotidiano ‘Corriere della Sera‘. Ed ha spiegato anche i motivi.

Per 20 anni è stato impegnato come parlamentare da ministro, segretario e deputato semplice. Anche se l’idea di abbandonare la politica non gli sfiora neanche il cervello. E’ pronto a dare una mano, se è il caso, in altre forme. Non solo, ci ha tenuto a dare anche un consiglio a chi ha la sua età: “A 70 anni consiglio di avere disponibilità e non aspirazioni“. Si augura che dopo queste elezioni ci possa essere un vero e proprio “reset” dove si possa avviare un nuovo processo di “costruzione“.

Bersani ammette: “Potevo lavorare con Berlusconi, ma…”

Bersani rilascia una intervista al Corriere della Sera
Pier Luigi Bersani (Ansa Foto)

Il giornalista, però, è tornato nuovamente alla domanda sul fatto che non ha alcuna intenzione di ricandidarsi. “Lo fa a Berlusconi a 86 anni e non io. Io a 11 facevo lo sciopero dei chierichetti, a 15 spalavo Firenze ed a 28 ero assessore regionale. Si può dire che ho l’orologio in anticipo“. Nel corso della sua lunga carriera politica, però, ci sarà stato qualche rimpianto. Uno sì: la presidenza del Consiglio nel 2018. Ha ammesso che la possibilità di fare il governo con Berlusconi c’era, anche se le idee erano fin troppo diverse.

Sulla Meloni, possibile favorita per le elezioni: “Prima deve vincerle e non è una cosa così scontata. Spero che in questo paese possano scattare dei meccanismi di autotutela quando arriverà il giorno della riflessione di un salto così violento verso destra“. Il suo slogan elettorale è sempre lo stesso e non cambia: “Partire dal lavoro. Andrò a sostenere il listone plurale composto da Pd, Articolo Uno, Demos e Psi“.

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