Ucraina, quanto costa la guerra a Vladimir Putin

Quanto sta costando la guerra in Ucraina a Vladimir Putin? Ecco il punto fatto dal ‘Corriere della Sera’ sulle spese di questa operazione per Mosca.

Quanto costa la guerra in Ucraina a Vladimir Putin? Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, il conflitto in corso sta richiedendo un impegno economico molto importante per il Cremlino.

Vladimir Putin
Ecco quanto sta costando la guerra in Ucraina a Putin © Ansa

In particolare, Mosca per finanziare la propria operazione in Ucraina sta spendendo circa settecento milioni di euro al giorno e utilizzando il 70% della sua forza militare convenzionale. Si tratta di numeri sicuramente importanti se si pensa che in un primo momento la guerra doveva durare davvero poco tempo.

Molto probabilmente Putin sperava di terminare le operazioni in un solo mese tanto da utilizzare le migliori risorse a disposizione. Ma la resistenza ucraina e le perdite russe hanno portato Mosca a cambiare completamente i propri piani e mettere in campo quasi tutto il suo potenziale militare oltre che una cifra economica molto importante. E quasi certamente in futuro ci saranno delle cifre sicuramente maggiori visto che da parte del Cremlino non c’è nessuna intenzione di arrivare al cessate il fuoco in poco tempo.

L’operazione di Putin in Ucraina è finanziata dall’Europa

Putin
Putin sta riuscendo a sostenere la guerra grazie all’Ue © Ansa

Come detto in precedenza, sono settecento milioni di euro i soldi che la Russia sta spendendo quotidianamente per continuare la propria operazione in Ucraina. E, come scritto dal Corriere della Sera, a finanziare l’operazione di Mosca è proprio l’Europa con l’acquisto di gas e petrolio.

Per questo motivo ormai da tempo Zelensky spinge per uno stop all’import. Solo così, secondo quanto riferito dal presidente ucraino, si potrà porre fine al conflitto in davvero poche settimane.

Naturalmente, come detto in più di un’occasione, l’Europa non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro sulla questione gas, ma potrebbe decidere di spingere per continuare a dare armi a Kiev. Una scelta che inizia a non essere più condivisa dai cittadini, specialmente gli italiani, e per questo resta possibile anche un cambio di strategia e un’accelerazione con la parte diplomatica.

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