Ucraina, altri aiuti dall’Italia: in arrivo nuove armi

L’Ucraina sta per ricevere un nuovo ed importante aiuto dall’Italia: sono in arrivo nuove armi per il paese orientale per proteggersi dagli attacchi delle forze russe

Italia pronta ad inviare nuove armi all'Ucraina
Italia pronta ad inviare nuove armi all’Ucraina (Ansa Foto)

C’è Matteo Salvini, leader della Lega, che non è assolutamente d’accordo per quanto riguarda l’invio di nuove armi nel paese orientale. Non è la prima volta che lo ribadisce. Nelle ultime ore ci ha tenuto a precisare che “non è questo il modo per poter arrivare alla pace“. Anche se, a quanto pare, il suo appello non è stato ascoltato visto che nella giornata di oggi pomeriggio il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, si recherà oggi al Comitato per la Sicurezza della Repubblica.

Motivo? Illustrerà ai presenti il terzo decreto per le armi da dare all’Ucraina che sta vivendo il suo ottantaduesimo giorno di conflitto. Il tutto firmato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e da quello dell’Economia, Daniele Franco. Anche se oggi si potrebbero verificare un bel po’ di problemi. A partire dal Movimento 5 Stelle. A quanto pare l’ex presidente del Consiglio ed ora numero uno del partito, Giuseppe Conte, ha in mente di dare un po’ di “fastidio” al governo Draghi per quanto riguarda proprio questo argomento.

Italia aiuta l’Ucraina: in arrivo nuove armi

In arrivo nuove armi dall'Italia per l'Ucraina
In arrivo nuove armi per l’Ucraina dall’Italia (Ansa Foto)

In questo terzo decreto che verrà firmato non ci saranno i carri armati. Non è una novità visto che lo aveva già annunciato, in precedenza, il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè. Niente da fare neanche per i droni. Cosa ci sarà? Si parla di cannoni dotati di un motore che permette riposizionamenti e piccoli spostamenti e che hanno una gittata di più di 20 chilometri.

Non solo: munizionamento di artiglieria, sistemi di comunicazione, disposizione di protezioni individuali, kit di sopravvivenza, ami tecnologiche, sistemi elettronici disturbatori anti droni, disturbatori di radar, sistemi elettronici di intercettazione di comunicazione e di frequenze radar che possono servire anche per bloccare eventuali intrusioni. Non è finita qui visto che il nostro paese è pronto ad inviare altre truppe per difendere il fianco orientale: 350 militari in Ungheria, 250 in Bulgaria

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