Dal 730 precompilato alla pace fiscale: le scadenze di maggio

Maggio è un mese molto ricco di scadenze fiscali. Andiamo a vedere il calendario e le date che gli italiani dovranno rispettare.

Maggio per gli italiani vuol dire anche dover fare i conti con molte scadenze fiscali. Come scritto dall’Adnkronos, il mese è iniziato con l’invio all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione Iva, ma non è finita qui.

730 precompilato
Il 23 maggio sarà messo online dall’Agenzia delle Entrate il modello 730 precompilato © Ansa

Il 9 maggio, infatti, è il limite massimo per regolarizzare la propria posizione con il Fisco. La scadenza per pagare le rate del saldo e stralcio e rottamazione ter relative al 2020 era prevista per il 30 aprile, ma grazie ai cinque giorni di tolleranza gli italiani hanno tempo fino al 9 per pagare la cifra.

Le altre scadenze da non scordare sono il versamento delle ritenute alla fonte, l’Iva trimestrale e le imposte sostitutive. In questo caso il giorno segnato in rosso sul calendario è quello del 16 maggio.

Qualche giorno dopo, il 23, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione di tutti gli italiani il modello 730 precompilato.

Le altre scadenze

Euro fisco
Un mese di maggio ricco di scadenze fiscali per gli italiani: ecco i dettagli © Ansa

Naturalmente non è finita qui. Perché, come ricorda Money.it, entro il 25 maggio devono essere inviati gli elenchi riepilogativi Intrastat mentre il 31 è il termine ultimo per versare l’imposta di bollo delle fatture elettroniche, per inviare le Lipe e tutte le comunicazioni trimestrali. Infine, i commercianti al dettaglio dal 3 al 24 maggio possono inviare la domanda per ottenere i contributi a fondo perduto del decreto Sostegni ter.

Un mese, quindi, ricco di scadenze fiscali per gli italiani. Come detto si è iniziato dai primi giorni con la dichiarazione dell’Iva e si concluderà alla fine del mese con l’imposta di bollo delle fatture elettroniche, l’invio delle Lipe e tutte le comunicazioni trimestrali.

Insomma, un maggio non sicuramente semplice considerando anche il momento economico che sta attraversando il nostro Paese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Ma da parte del Governo, almeno per il momento, non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro e concedere un rinvio delle scadenze agli italiani.

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