Compiti per le vacanze di Pasqua, gli studenti accusano i docenti

Sono iniziate le mini vacanze di Pasqua per gli studenti che da ieri sono a casa, tanta però sembrerebbe essere la mole di lavoro assegnata loro dagli insegnanti: la reazione degli alunni

Sono scattate ieri le vacanze pasquali per bambini e ragazzi, i quali godranno di qualche giorno di sosta dalla scuole in occasione della Santa Pasqua, per poi tornare tra i banchi dopo il lunedì di Pasquetta. Davvero però si può parlare di mini-stop con annesso riposo lontano dalla fatiche scolastiche? Non proprio.

Studente compiti Pasqua
Studente (Ansa)

I ragazzi infatti sembrerebbero essere sommersi dai troppi compiti assegnati loro dai docenti. Parliamo di soli 4 giorni a casa ed il lavoro da svolgere in vista del rientro a scuola sembrerebbe essere eccessivo. Infatti non sono mancate le lamentele da parte degli alunni, che accusano gli insegnanti di aver ‘esagerato’ vista la brevità del periodo di festa.

Compiti per Pasqua, gli studenti: “Mole eccessiva”

La lamentela sul tema compiti arriva da un vasto numero di ragazzi. Stando a circa 1.500 alunni delle scuole secondarie che hanno risposto ad un sondaggio di Skuola.net, quelle pasquali sarebbero vacanze all’insegna del lavoro. Sono infatti solo il 14% gli studenti alle prese con un carico nella norma, così da poter conciliare studio e relax nei prossimi giorni da trascorrere in famiglia o con gli amici; il restante 86% invece lamenta, almeno per quanto riguarda una parte di docenti, di aver ricevuto troppi compiti con annessi esercizi supplementari da terminare in queste giornate.

Studentessa compiti Pasqua
Studentessa (Ansa)

Ma come verranno svolti questi compiti? Alcuni alunni saranno ligi ai doveri e completeranno i lavori da soli, senza aiuti esterni, mentre 1 ragazzo su 5 ricorrerà all’aiuto ‘da casa’, magari da parte dei genitori. Buona parte degli studenti ammette che chiederà una ‘mano esterna’: il 15% punterà su internet, il 21% conta sul copia&incolla dal fido compagno di banco. Ad ogni modo la speranza è che tutti tornino a scuola dopo aver svolto correttamente i propri doveri e magari mettendo nero su bianco le proprie conoscenze, senza ricorrere effettivamente a questi ‘trucchetti’ che, si sa, a lungo andare non servono a niente e non arricchirebbero di certo i ragazzi.

 

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