Ucraina, Feltri dà un “consiglio” a Zelensky: “E’ meglio per tutti”

Ucraina, il giornalista e direttore del quotidiano ‘Libero’, Vittorio Feltri, ha voluto dire ancora la sua in merito al conflitto che si sta verificando nel paese orientale. Non solo: dà anche un “consiglio” al presidente Volodomyr Zelensky

Vittorio Feltri sul futuro dei giovani
Vittorio Feltri (Ansa Foto)

Quarantaduesimo giorno di guerra in Ucraina. Nulla è cambiato, purtroppo gli attacchi da parte sia dei soldati locali che quelli della Russia non cessano. Poi ci si mettono anche le terribili immagini che arrivano dalla città di Bucha che hanno inevitabilmente toccato e paralizzato il mondo per la crudeltà: 300 cadaveri sparsi per le strade e nelle fosse comuni. Legati come animali e denudati. Scene davvero strazianti che fanno sentire davvero impotenti. In merito al conflitto che si sta verificando nel paese orientale ha voluto dire (ancora) la sua il direttore del quotidiano ‘Libero’, Vittorio Feltri.

Nelle ultime ore è stato ospite del programma “Aria che tira” su La7 condotto dalla giornalista Myrta Merlino. Ci ha tenuto a ribadire che proprio nella città nominata negli ultimi giorni, per via delle terribili immagini, il colpevole non può che essere Vladimir Putin. Quest’ultimo è stato definito dal giornalista “padrone di una macelleria che si avvale della fattiva collaborazione di soldati russi macellai ad honorem“. Però ha voluto aggiungere anche un’altra cosa, questa volta rivolta però ad un altro presidente.

Ucraina, Feltri insiste: “Zelensky, alzi bandiera bianca

Vittorio Feltri contro i giovani
Vittorio Feltri (Ansa Foto)

Come ribadito in più occasioni il suo concetto non cambia per quanto riguarda il presidente Zelensky. Al leader ucraino è stato chiesto più volte di alzare “bandiera bianca“. Non solo, anche di tentare di avviare un discorso “pacifico” con il numero uno del Cremlino. In modo tale da evitare sempre più carneficine che il paese sta vivendo. Non sono mancate le frecciatine al giornalista del ‘Corriere della Sera‘, Lorenzo Cremonesi che era ospite in studio.

Proprio quest’ultimo lo avrebbe ricoperto di offese, tanto da considerarlo come un “caporale dell’Armata Rossa“. Non ha voluto controbattere poiché: “non discuto mai con gli imbecilli per non misurarmi sul loro terreno“. Tornando a Zelensky conferma quello che pensa sin dall’inizio del conflitto: di cessare le armi e di trovare la via del dialogo e di farla finita una volta e per tutte.

 

 

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