ESCLUSIVA – Tavecchio: “Russia punita? Giudizi arrivati sotto le bombe”

L’ex presidente della Figc, oggi numero uno della LND Lombardia, ha commentato le ultime disposizioni prese dai massimi organismi del calcio internazionale in esclusiva a Notizie.com: “Si tratta di decisioni puramente di natura politica”

Sospese tutte le squadre russe nelle competizioni europee, così come le selezioni nazionali del Paese in incontri ufficiali. Sono stati questi i provvedimenti presi da Uefa e Fifa nei confronti di Mosca dopo l’aggressione all’Ucraina attualmente in corso. Delle decisioni che trovano d’accordo l’ex presidente della Figc Carlo Tavecchio, che ne ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Il provvedimento non è solo di natura sportiva. Visto quello che sta succedendo, sono tutte le situazioni giudicate sotto le bombe. E di conseguenza tutti i giudizi sotto le bombe sono influenzati da fatti gravi. L’Uefa e la Fifa non potevano fare a meno di prendere una decisione del genere“.

Carlo Tavecchio
L’ex presidente della Figc Carlo Tavecchio (Ansa)

Una scelta, quella dei massimi organismi del calcio internazionale ed europeo, che però non può evitare a singoli calciatori russi di giocare al di fuori del proprio territorio per squadre di altre nazioni o comunque, più in generale, ad atleti di altri sport (come accade ad esempio per Medvedev nel tennis) di fare altrettanto: “Il provvedimento è squisitamente di natura politica. Se dopo si va nelle pieghe della decisione è chiaro che si possano magari anche trovare dei giocatori russi che giocano in squadre di club fuori dalla Russia”.

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“Si vuole colpire lo Stato, non la persona”

Gravina e Tavecchio
Gabriele Gravina e Carlo Tavecchio, l’attuale e l’ex presidente Figc (Ansa)

Tavecchio ha poi proseguito: “Non si vuole colpire la persona, si vuole colpire lo Stato, che evidentemente è rappresentato dalle sue selezioni nazionali e, a livello di Fifa e Uefa, come elemento che ruota all’interno dell’organizzazione“. Insomma, di più era complicato fare. E anche a livello interno, secondo l’attuale presidente della LND Lombardia, il calcio italiano si è mosso correttamente: “Il presidente Gravina ha ribadito più volte la nostra solidarietà nei confronti del popolo ucraino e verso quello che sta succedendo. Noi abbiamo delle emozioni quotidiane, quello che vediamo è una tragedia immane. Io non sono un giudice della storia, ci saranno tante altre cose da valutare, ma di fatto questa è la situazione di oggi. Siamo sottoposti a una serie di eventi che sono fuori dal nostro controllo e che non possiamo far altro che apprendere dai mezzi di informazione“.

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