ESCLUSIVA – Marocchinate, Ciotti: “La Francia paghi gli stupri in Italia!”

Il presidente dell’ANVM (Associazione nazionale vittime marocchinate) ha parlato in esclusiva a notizie.com: “Noi parliamo di storia, non sono razzista e non vogliamo entrare in giochi politici. Ma non tutti i liberatori furono bravi e belli… Gli Stati Uniti sapevano delle marocchinate delle truppe coloniali francesi, abbiamo il documento. I francesi devono pagare per l’odio nei confronti degli italiani”.

Emiliano Ciotti
Emiliano Ciotti, presidente di ANVM, ha parlato a notizie.com: “La Francia deve pagare per l’odio verso gli italiani” (Facebook)

“Nel corso degli anni abbiamo raccolto tantissimi documenti, ma questo è davvero importante. È la dimostrazione che le marocchinate fossero arrivate davvero a un punto di non ritorno…”. Emiliano Ciotti, presidente dell’ANVM (Associazione nazionale vittime marocchinate), parla in esclusiva a notizie.com. Fa notare un passaggio in particolare del file scoperto. “Gli Alleati e il governo italiano sapevano che le truppe coloniali francesi stessero commettendo delle atrocità nei confronti degli italiani, sono stato colpito soprattutto da una frase rinvenuta: gli americani avevano dato addirittura l’ordine di sparare prima ai marocchini e poi ai tedeschi. Questo perché ormai si era raggiunto il culmine e non potevano lavarsene più le mani come fatto in precedenza, quando avevano definito le vicende come un problema interno dell’esercito francese. Una vera e propria presa di posizione”. Ciotti sta portando avanti un progetto insieme all’Università di Chicago: “Studiamo quelli che sono stati gli effetti degli stupri sulla popolazione italiana a livello culturale e storico. In questo documento si viene a sapere che gli americani avevano ucciso 6 marocchini colpevoli di atti di violenza, parliamo di stupri avvenuti a Vetralla, nel Lazio. C’erano già stati diversi avvertimenti, ne aveva parlato anche Papa Pio XII. Ma le truppe coloniali hanno continuato a fare quello che hanno sempre fatto da quando sono sbarcate in Italia“.

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Le minacce subite: “Non sono razzista. Ma i liberatori non sono tutti belli e bravi…”

Emiliano Ciotti
Emiliano Ciotti a notizie.com: “Non sono razzista e non voglio entrare in giochi politici. Ma non tutti i liberatori furono bravi e belli” (Facebook)

Ciotti in passato è stato vittima di minacce: “Una cosa deve essere chiara, noi parliamo solo di storia, siamo fuori dai giochi della politica! Hanno distrutto la mia macchina e quella del segretario del Anvm, ho trovato scritte sui muri di casa, diversi messaggi intimidatori. Tutto questo perché si va a toccare quel cartello storico della liberazione. In Italia siamo stati un po’ plagiati: i liberatori sono tutti bravi e belli, quindi se si va a toccare l’argomento e si va a notare che qualcuno si è comportato peggio di tanti fascisti si innesca una reazione politica che a tante persone non sta bene”. Il presidente di Anvm spiega di non avere fini politici: “Non è il nostro intento, mi hanno dato del razzista, del fascista e del leghista perché purtroppo c’erano di mezzo truppe coloniali. Noi ce l’abbiamo con la Francia, la nostra denuncia è contro la Francia! La responsabilità militare era della Francia. Fossero stati cinesi ci saremmo scagliati contro i cinesi, così come se fossero stati romeni o russi”. 

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L’obiettivo: “La Francia deve rendere conto di quei crimini”

Emiliano Ciotti
Emiliano Ciotti: “Abbiamo un documento che dimostra che gli Stati Uniti e il governo italiano sapevano delle marocchinate. L’interventismo americano la dimostrazione del culmine raggiunto” (Facebook)

“L’intento dell’associazione è che la Francia paghi per i crimini, conclude Ciotti. “I nostri convegni sono incentrati sulle truppe coloniali francesi in Italia, le marocchinate sono state l’epilogo di un odio verso gli italiani. Ci sono state azioni deplorevoli perpetrate nei confronti degli italiani, quello francese non era un esercito di liberazione, ma di occupazione. Abbiamo la documentazione, hanno provato a vendicarsi degli italiani e nello stesso tempo hanno provato l’annessione di regioni italiane alla Francia”.

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