Il blitz della Guardia di Finanza sta portando alla luce l’ennesimo scandalo legato al calcio italiano. Al centro il noto procuratore sportivo
Un vero e proprio blitz, quello realizzato dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf, nell’inchiesta milanese sul calciomercato. Al centro delle indagini il ruolo di Fali Ramadani, procuratore sportivo e mediatore di mercato. L’inchiesta, portata avanti dalla Guardia di Finanza, serve a far luce sulle indagini che riguardano un giro di evasioni fiscali e operazioni sulle quali gli inquirenti vogliono fare chiarezza.
LEGGI ANCHE: Inchiesta sul calciomercato, blitz della Gdf: indagati due procuratori
Oggi sono state acquisite mail tra i dirigenti di 11 club di serie A (tra cui Juve, Inter e Milan, tutte non indagate), l’agente sportivo di origine macedone, le società estere a lui riconducibili e altri agenti. Lo si legge nell’atto di richiesta di consegna di documentazione notificato ai club e firmato dal pm Giovanni Polizzi. Secondo le prime indagini, ammonterebbero a circa sette milioni di euro, ma potrebbero essere molti di più, i proventi sulle mediazioni non dichiarati al fisco italiano da Fali Ramadani, il procuratore sportivo macedone al centro dell’indagine della procura di Milano su presunte irregolarità nel calciomercato.
LEGGI ANCHE: ESCLUSIVA Il medico di Vicenza: “Giocai con Paolo Rossi, a questo calcio manca molto”
Insieme a Ramadami è indagato anche un altro procuratore sportivo: Pietro Chiodi. Secondo le prime indiscrezioni, il manager sarebbe riuscito a non dichiarare alcunché al Fisco italiano sulle cifre incassate per le mediazioni nelle compravendite in Italia e, in particolare, facendo transitare i suoi compensi su una rete di società estere. Da qui le accuse di evasione fiscale, tramite “esterovestizione societaria”, e di riciclaggio e autoriciclaggio delle somme nascoste al Fisco. Inquirenti e investigatori, a quanto si è saputo, con i documenti acquisiti oggi nelle sedi delle società vogliono passare al setaccio tutte le operazioni in cui Ramadani e Chiodi hanno fatto da agenti nelle cessioni e negli acquisti di calciatori incassando “commissioni”. Ramadani è agente di tanti calciatori dell’Est Europa, tra cui, ad esempio, il portiere dell’Inter Samir Handanovic.