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Esteri

La terribile storia di Matteo, preso e aggredito dai poliziotti. “Io non ho fatto niente”

Published by
Daniele Magliocchetti

Lo studente italiano tenuto in cella per tre giorni e pestato, trattato come un animale dagli agenti statunitensi. E’ gelo tra Italia e Usa

Una storia che sta creando forte, fortissimo imbarazzo tra Italia e Usa. E’ la storia di Matteo Falcinelli, un ragazzo italiano che studia negli Stati Uniti e che sarebbe stato aggredito, minacciato e torturato da agenti della polizia americana per dei motivi davvero futili. La polizia statunitense sostiene di aver arrestato Matteo per il suo stato di alterazione e anche perché aveva minacciato gli agenti che erano arrivati fuori dal locale dove si trovava l’italiano per calmarlo. Ma la situazione, più passano le ore, più diventa intricata e complicata per gli agenti, soprattutto con i video che stanno arrivando in Italia che smentirebbero decisamente la versione dei poliziotti americani.

Matteo Falcinelli il ragazzo aggredito dai poliziotti americani (Ansa Notizie.com)

 

Già perché oltre al video che sta girando sul web da diverso tempo e messo in circolazione da Quotidiano Nazionale, ce ne sarebbero altri due registrati dalle body-cam dei poliziotti di Miami che dimostrerebbero quanto sia stato brutale l’arresto di Matteo Falcinelli, lo studente italiano che, una volta in carcere, è stato “incaprettato” dagli agenti e tenuto in cella per tre giorni. La vicenda e le immagini si riferiscono alla notte tra il 24 e il 25 febbraio, ovvero il giorno dell’arresto, anche se i video sono stati messi a disposizione della famiglia solo alla fine del mese di aprile. Nel video si vede Matteo Falcinelli, camicia bianca con due macchie di sangue, e jeans, in piedi davanti all’ingresso del Dean’s Gold, lo stripclub di Miami, dove si trovava il ragazzo e si vede e si sente l’italiano che chiede ripetutamente agli agenti di riavere i suoi due cellulari. “Vai via”, gli risponde l’agente con tono seccato. “No, non vado via, voglio indietro i miei due cellulari, voglio indietro i miei due fottutissimi cellulari”, e da lì succede il patatrac.

Il forte sospetto che Matteo sia stato drogato dentro al locale

L’arresto e il momento in cui Matteo Falcinelli viene incaprettato dagli agenti americani (X-Notizie.com)

 

C’è una possibilità molto alta, visto che sta succedendo spesso da quelle parti, che l’italiano possa essere stato drogato, anche perché, si sente e si evince nel video che lo studente ha il tono alterato ed esasperato, dice parolacce, bestemmia, tutto in italiano. Secondo i legali nella sua bevanda, un cuba libre annacquato e una Red Bull, come dimostra lo scontrino, non danno quel tipo di alterazione e soprattutto quella voce impastato come invece succede quando si è drogati anche inconsapevolmente, considerato che Matteo è un atleta e non usa di alcuna droga, almeno questo è quello che si sostiene.

 

Falcinelli, insiste a chiedere di riavere i suoi cellulari. Gli agenti restano irremovibili e continuano a dirgli di andarsene, ma il ragazzo non molla e rivuole i suoi cellullari anche perché lì dentro c’è tutta la sua vita, carte di credito, l’accesso al conto bancario suo, della madre e del fratello, la app per i pagamenti all’Università, la Florida International University. Matteo comincia a indicare i poliziotti e fa come per leggere la targhetta di uno degli agenti, ma, al contrario di quanto sostengono i poliziotti, lui non ne tocca nemmeno uno, ma è stato questo il gesto che ha fatto scattare tutto. In America, soprattutto a Miami, se si tocca con un dito come a minacciare un agente, puoi essere arrestato. E così è stato, ma da lì si è esagerato un po’, con ginocchio sul polmone, aggressioni ingiustificate e l’incaprettamento in carcere che ha visto tutta Italia.

Ora la mamma è negli Usa e tra qualche giorno torneranno insieme a Matteo, ma lei, la madre, ha denunciato tutto e tutti, anche perché ha rivelato che il figlio ha più volte tentato di suicidarsi: “Non capisce quello che gli è successo, non aveva fatto nulla ed è successo tutto questo. Allucinante. Ho paura per mio figlio“. Matteo ha parlato con il Quotidiano Nazionale e ha detto cose gravi: “Ho paura di uscire di casa, non avevo fatto niente, avevo solo chiesto di riavere i miei cellullari e avevo il terrore di averli persi e di non trovarli più perché lì dentro c’era ogni cosa che mi riguardasse”. Adesso il vice-premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l’ambasciatore americano a Roma per chiedere spiegazioni di quanto è accaduto.

Chi è Matteo Falcinelli

Matteo Falcinelli è nato a Spoleto il 4 settembre del 1998, con doppia cittadinanza: italiana per nascita e slovacca, il paese di origine della mamma. Matteo fin da piccolo è appassionato di pallone ed è proprio grazie allo sport che ha avuto la possibilità di studiare negli Stati Uniti con un finanziamento degli studi dopo aver superato le selezioni di College Life.

Nel 2017 si era iscritto all’Università degli studi di Perugia, nella facoltà di Economia, e contestualmente gioca per le squadre dello Spoleto (la Voluntas) e del Foligno, di ruolo fa il centrocampista, tanto che viene notato dai campus giovanili della Juventus e del Real Madrid dove vince sia come miglior giocatore e miglior capocannoniere. Da lì parte ogni cosa, mai avrebbe immaginato di dover vivere una simile situazione.