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Sport

E’ morto Cesar Luis Menotti, il leggendario ct dell’Argentina mundial

Published by
Daniele Magliocchetti

Il calcio argentino e non solo è in lutto per la scomparsa del mitico “Flaco”, aveva 85 anni ed era malato da un po’ di tempo 

Cesar Luis Menotti non c’è più. L’ultimo respiro il mitico allenatore dell’Argentina campione del mondo del 1978, l’ha fatto nella mattina del 5 maggio del 2024. Era un mito del calcio, per tutti il “Flaco”, un po’ per il suo modo elegante di stare in campo ma anche perché aveva del calcio e delle squadre da mettere in campo un’idea legata alla bellezza. A dare la notizia della sua morte è stata la Federcalcio argentina, che nel 2019 lo aveva nominato direttore tecnico delle nazionali. Cesar Luis, aveva origini italiane, il papà era di Ancona, la mamma argentina. Aveva fatto una discreta carriera come calciatore, iniziando nel Rosario Central, poi nel Racing, poi andando al Boca e anche al Santos in Brasile. Poi comincia ad allenare nei primi anni Settanta e da lì comincia la sua storia, tanto che portò il piccolo Huracan a uno storico scudetto.

Cesar Luis Menotti, il mitico Ct dell’Argentino del 1978 che vinse i mondiali (Ansa Notizie.com)

 

Fu un successo clamoroso, anche perché in Argentina il calcio stava vivendo un boom incredibile. Nel ’74 gli venne affidata la guida della nazionale e quattro anni dopo, nel 1978, conquista la sua prima Coppa del Mondo, prima in assoluto anche per l’Argentina. Fu un grande artefice di quel successo, considerato che costruì quella squadra con grandissimi campioni, nonostante qualche polemica per non aver convocato il giovanissimo Maradona che aveva appena conquistato il titolo mondiale juniores facendosi conoscere al mondo, ma lui disse di no perché era troppo giovane e lo voleva tutelare. Non dimenticando che era un periodo storico particolare, visto che in Argentina c’era la feroce e disgustosa dittatura militare che già tanti morti aveva sulla coscienza. E Menotti, che non ha mai nascosto il suo essere di sinistra e di amare Che Guevara, era una specie di spina nel fianco del generale Videla, anche se a Menotti, gli venne rimproverato il contrario. “L’unica cosa che sbagliai di quel periodo era quella foto con Videla, mi obbligarono a farla, per quieto vivere e per non rovinare il clima ai giocatori, feci tutto, ma con grande disgusto…”, le parole di Menotti anni dopo.