Tadej Pogacar alla Pantani ad Oropa. Lo sloveno stacca tutti a 4,5 chilometri dal traguardo e rifila un distacco importante ai diretti concorrenti. Ora davvero difficile batterlo.
Dimostrazione di forza assoluta da parte di Tadej Pogacar al Giro d’Italia. La sconfitta della tappa di esordio non è stata assolutamente digerita dallo sloveno, che oggi ad Oropa ha messo in strada la sua classe per portare a casa un risultati che ad oggi sa già di vittoria del Giro.
Successo che consente a Pogacar di conquistare la sua prima Maglia Rosa in carriera. Ora vedremo se deciderà di tenerla fino all’ultimo o già nei prossimi giorni la lascerà.
L’ultimo a vincere Giro e Tour nello stesso anno è stato Marco Pantani e Pogacar vuole provare ad imitare il Pirata. Sicuramente lo ha fatto sul traguardo di Oropa. Nel 1999 per un salto di catena il ciclista di Cesenatico saltò ben 49 avversari sulla salita biellese per poi andare a conquistare la vittoria in solitaria. Qualcosa di simile lo ha fatto lo sloveno.
Una caduta ai -12 km dal traguardo (causata da una foratura) poteva toglierlo dai giochi. Lo sloveno, però, non si è assolutamente arreso. E’ rientrato in gruppo e poi dopo neanche dieci chilometri fatto uno scatto impressionate. Dopo poco più di un chilometro dalla sua accelerazione aveva già 20 secondi di vantaggio su gente come Thomas e quasi un minuto su Narvaez. Una prova di forza e un messaggio molto chiaro: sono il padrone del Giro.
Ad oggi non possiamo assolutamente parlare di Giro concluso considerando che siamo alla seconda tappa, ma i 45 secondi di vantaggio di Pogacar sulla coppia Thomas–Martinez rappresentano quasi una ipoteca sulla corsa. In chiave italiana la delusione si chiama Tiberi, staccato e con oltre due minuti dalla Maglia Rosa. Il migliore ad oggi è Lorenzo Fortunato, sesto con 1’06” di ritardo (una ventina di secondi dal podio). Da sottolineare come Filippo Fiorelli è il possessore della Maglia Ciclamino.
Esordio delle ruote veloci nella terza frazione. La tappa Novara-Fossano è destinata a regalare spazio agli sprinter anche se il finale è comunque mosso e non possiamo escludere colpi di coda da parte di qualche corridore.