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Spettacolo

Appello del Codacons: “Bloccare su web e mercato canzoni sessiste dei rapper”

Published by
Zarina Chiarenza

Il Codacons ha lanciato l’appello: bloccare su web e mercato canzoni sessiste dei rapper. L’appello arriva tramite il presidente Donzelli. 

In un’epoca in cui la musica trap e rap domina le classifiche e gli ascolti dei più giovani, emerge una problematica sempre più pressante legata ai contenuti di alcune canzoni: il sessismo e l’incitamento alla violenza contro le donne.

La posizione del Codacons su alcune canzoni rap – notizie.com

Il Codacons, noto organismo di tutela dei consumatori, ha sollevato la questione in occasione dell’incontro dal titolo ‘Canzoni violente contro le donne: che fare?’, che si è tenuto il 4 maggio a Verona nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, promosso dal ministero della Cultura in collaborazione con Siae e Fondazione Arena di Verona.

L’appello del Codacons alle istituzioni

Il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli, ha espresso una posizione ferma riguardo al fenomeno delle canzoni sessiste nel mondo del rap italiano. “Chi usa frasi violente contro le donne è perché la violenza vera non l’ha mai provata sulla propria pelle”, ha dichiarato Donzelli. Queste parole risuonano come un monito verso quegli artisti che utilizzano il loro talento per diffondere messaggi nocivi anziché promuovere valori positivi.

La tavola rotonda a Verona sul tema delle canzoni violente contro le donne (Fonte Ansa) notizie.com

Il Codacons non si è limitato a denunciare il problema ma ha anche avanzato proposte concrete per contrastare la diffusione di questi contenuti dannosi. Tra queste vi è la richiesta alla Siae di non registrare brani contenenti frasi sessiste e l’appello a YouTube per bloccare i videoclip ritenuti pericolosi. Inoltre, si chiede al Governo un impegno diretto per vietare la commercializzazione delle canzoni che possano essere interpretate come incitamento alla violenza.

Il settore musicale risponde

L’incontro a Verona ha visto la partecipazione attiva di numerosi rappresentanti dell’industria musicale italiana. Tra questi figurano artisti noti come Giulio Rapetti Mogol ed Enrico Ruggeri, che hanno condiviso riflessioni sul ruolo sociale della musica e sull’importanza di promuovere messaggi costruttivi attraverso l’arte.

Il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi ha proposto l’istituzione all’interno del Tavolo Permanente della Musica di un organismo dedicato all‘autoregolamentazione sul tema della violenza contro le donne nelle canzoni. Questa iniziativa mira a creare uno spazio dove discutere apertamente delle problematiche legate ai contenuti musicali e trovare soluzioni efficaci che coinvolgano tutti gli attori interessati.

La giornata dedicata al tema delle canzoni violente contro le donne segna un passo importante verso una maggiore consapevolezza collettiva riguardo all’impatto sociale della musica. La volontà espressa da vari settori dell’industria musicale italiana dimostra una crescente sensibilità verso queste tematiche e apre la strada a future azioni concrete volte a garantire che la musica sia veicolo di valori positivi anziché fonte di discriminazione o incitamento alla violenza.