“Siamo garantisti, ma vogliamo la verità”. Il presidente dei senatori di Forza Italia, presente ad una conferenza stampa alla Camera dei deputati, torna tranchant come al suo solito, sul caso Decaro: “Sinistra benedetta da Don Ciotti e protetta da Don Cassano, fanno come gli pare”
Sarà l’ennesima giornata tempestosa per Bari? Dopo che quella di ieri si era aperta con una fitta rassegna stampa e la foto del sindaco Decaro con una sorella e una nipote del boss Tonino Capriati (da oltre 30 anni in carcere e membro di una famiglia numerosa con 11 fratelli e tanti nipoti).
“Mi sono svegliato e ho trovato la mia faccia su alcuni giornali nazionali accostati al termine mafia – aveva raccontato lo stesso Decaro – mi sono chiesto chi fossero le due donne nella foto e ho contattato le persone con cui ho lavorato sull’antimafia sociale e sul contrasto alla criminalità organizzata. L’ex comandante dei carabinieri di Bari Vecchia e poi l’ex dirigente della polizia di Stato e abbiamo avuto difficoltà a capire chi fossero. Ho chiamato quindi il parroco della cattedrale e abbiamo capito che sono due parenti del boss Capriati ma non hanno nulla a che fare con il resto della famiglia”.
Ma a Bari, sempre ieri, è stato anche il giorno dell’arrivo della commissione d’accesso del Viminale che valuterà ipotesi di infiltrazioni mafiose nel Comune dopo l’inchiesta della Dda che ha portato 130 arresti e ha svelato casi di voto di scambio politico-mafioso e la capacità dei clan di pilotare le assunzioni nella municipalizzata del trasporto pubblico Amtab. I commissari hanno incontrato il segretario generale e poi il sindaco che ha garantito “la massima collaborazione” degli uffici. Intanto a Roma, dentro e fuori i palazzi della politica è stato un susseguirsi di dichiarazioni, quelle del centrodestra, a puntare il dito contro la confusione indubbia che aleggia intorno alla città pugliese, soprattutto dopo le parole del presidente della Regione Emiliano, che hanno ingarbugliato ancor più l’intricata matassa, e messo il primo cittadino di Bari, in una posizione scomodissima e scivolosa.
E il Pd? Oggi dovrebbe riunire la segreteria al Nazareno. Per parlare di cosa? Del caso Bari appunto, ma anche del caso Santanchè, come di europee. Intanto il silenzio sulla vicenda ribattezzata mafia a Bari, è intervenuto il senatore dem Alfieri: “Emiliano ha sbagliato. Mi sembra abbastanza evidente. Dispiace per una manifestazione molto bella, per gli attestati di stima che stanno arrivando da tutta Italia nei confronti di Decaro. Penso che si sia reso conto di avere sbagliato. Il partito pugliese e lo stesso partito di Bari avrà la possibilità di dimostrare con la propria storia e il lavoro fatto che noi siamo dalla parte della legalità, anche con i progetti di riqualificazione portati avanti da Decaro. Sono certo – conclude Alfieri – che se si dovesse candidare alle elezioni europee avrebbe un grande consenso, ha fatto della lotta per la legalità una delle parti più importanti del suo impegno politico”.
Appare garantista, ma vuole la verità invece il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. Presente alla Camera, in occasione di una conferenza stampa e intercettato anche dalle nostra telecamere, ecco cosa ha detto sulla delicata questione e soprattutto contro il Partito Democratico: ““Sinistra benedetta da Don Ciotti e protetta da Don Cassano, fanno come gli pare”