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Pietrangeli su Sinner: “È già tra i primi 3 al mondo! Ma perché nessuno mi nomina?”

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Carlo Roscito

La leggenda del tennis italiano esalta il talento di Jannik: “Lui numero 4 soltanto per una questione matematica, ma è più forte della posizione che occupa”. Poi la giusta rivendicazione: “Io sono stato numero 3, ma conta solo l’era moderna. Allora perché l’Italia del calcio ha vinto 4 Mondiali?”.

Strepitoso Sinner a Pechino, piegato in finale anche Medvedev (7-6, 7-6). Titolo conquistato e da lunedì sarà il nuovo numero 4 della classifica Atp. Si sprecano i paragoni con il passato, eppure meglio non catalogare i talenti in stucchevoli confronti. “Jannik è quarto solo per un discorso matematico. Per me è già tra i primi tre al mondo”: parole di Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano. Ha parlato in esclusiva a Notizie.com. Si toglie un sassolino dalle scarpe, giustamente. “Sento parlare sempre di era moderna, ma perché io giocavo con la racchetta da ping pong o gli scarpini da calcio?“. Diamo a Sinner quel che è di Sinner. Ma anche a Pietrangeli quel che è stato di Pietrangeli.

Nicola Pietrangeli ha commentato la vittoria a Pechino di Jannik Sinner (Ansa Foto) – Notizie.com

Sig. Pietrangeli, Sinner non finisce più di stupire.

“Più di così, che deve fare? Jannik è veramente fortissimo. Va comunque spiegata una cosa alla gente, può non capire certe dinamiche. Sinner è quarto perché c’è un punteggio che viene calcolato e quindi non può raggiungere matematicamente quelli davanti a lui. Ma è già forte come loro! La classifica, a mio avviso, così è sbagliata. Andrebbe calcolata a fine anno, vedendo ciò che si è fatto durante tutta la stagione. È come se nel calcio si assegnasse lo scudetto a metà campionato. È solo un discorso di punteggio, ripeto: Sinner, come valore, è già più in alto del numero 4”.

Insomma, non sembra minimamente sorpreso.

“Oggi tra i primi tre non ce n’è uno più debole o più forte dell’altro. Sinner può vincere contro Djokovic. Alcaraz e Medvedev li ha già battuti. Mi chiedono sempre: quando vincerà uno Slam? E io rispondo: quando lo farà, lo sapremo tutti insieme. Mica faccio i pronostici. Ma quando succederà non griderò di certo al miracolo: è nelle sue corde, nelle sue possibilità. A inizio anno ho detto che sarebbe arrivato tra i primi 5 entro dicembre, invece è diventato numero 4”.

“Non si scappa, sarà il numero 1 o 2 al mondo”

Sinner ha battuto Medvedev nella finale di Pechino (Ansa Foto) – Notizie.com

Dove può arrivare? Può diventare il numero 1 della classifica Atp?

“La strada è quella giusta. Djokovic, visto il fisico che ha, penso che resisterà ancora un paio di anni. Alcaraz è giovane, può solo migliorare. Sinner arriverà al numero 1 o 2: siamo lì, non si scappa. Medvedev è forte, poi ci sono dietro altri due-tre ‘ragazzetti’ che corrono”.

Si fa la differenziazione tra il tennis antico e l’era moderna, la cosa le ha sempre dato un enorme fastidio.

“Per questo ogni tanto dico: ma scusate, io giocavo con le scarpini o la racchetta da ping pong? Quando parlo, però, succede sempre che vengano cambiate le mie dichiarazioni o sembra che io ce l’abbia con qualcuno in particolare. Domando: l’Italia del calcio ha vinto quattro mondiali, giusto? Due di questi, allora, li ha vinti nella preistoria? Berruti non ha vinto le Olimpiadi? Il tennis mica l’hanno inventato 50 anni fa… Io sono stato numero 3, però non viene mai considerata la cosa perché quegli anni non fanno parte dell’era moderna. Non può essere giusto così”.

La risposta a Gassmann: “Come si permette di dire certe cose?”

Nicola Pietrangeli ha parlato a Notizie.com 20231004

Insomma, rivendica le mancate menzioni in questi momenti.

“Ho vinto 44 tornei, grandi o piccoli che siano, però sono 44. Qualcuno dice addirittura 53. Ho tutti i record, ma perché non vengono considerati? Sento dire numero 4, numero 4, numero 4. Sono stato numero 3 e invece oggi nessuno mi nomina. Tra l’altro, prima, c’erano due classifiche diverse: sulla terra sono stato anche il numero 1. Poi il numero 3 complessivo considerando tutte le superfici. Che significa questa cosa che la ‘mia’ non era l’era moderna? Sinceramente non capisco. Non sto facendo nemmeno paragoni, io non ho mai detto di essere stato più forte di Panatta, né lo farò mai. Adriano è nato per giocare a tennis, aveva tutto, era anche un bel ragazzo, forse poteva soltanto durare un po’ di più. Non ho mai fatto confronti, mi sono limitato a dire che parliamo di due epoche diverse. Ognuno è campione nel suo tempo. Io rivendico solo il mio, non è che poi mi diano una medaglia in più”.

Tornando a Sinner, è stata travisata una sua recente battuta?

“Ma sì, avevo detto scherzando: quando Jannik otterrà la metà dei miei record, allora potrà considerarsi un buon giocatore. Una semplice battuta, nella vita mica si può essere sempre tristi. Sinner è già fortissimo, altroché. Invece vedo tanta cattiveria e mancanza di rispetto…”.

Nicola Pietrangeli ha risposto ad Alessandro Gassmann: “Ma come si permette di dire certe cose?” (Ansa Foto) – Notizie.com

A cosa si riferisce?

“Mi hanno riportato che Alessandro Gassmann avrebbe detto che io non sono signore come Panatta. Ma come si permette? Io mi sono mai permesso di criticare un suo film? Che c’entra lui col tennis? Come se io da domani mi mettessi a commentare tutti i suoi film. Ci vorrebbe il minimo rispetto per una persona più grande d’eta come me. E poi, chi gli ha chiesto niente? Come si permette di fare certe dichiarazioni… Rimango veramente stupito, tra l’altro come se avessi mai insultato Sinner. Gassmann, invece di giudicare il sottoscritto, impari a stare al mondo”.