Incendi in Sicilia, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha svelato il piano per poter salvare la sua regione
Le immagini di questi giorni che arrivano dalle televisioni e, soprattutto, dai social network ci lasciano completamente impotenti ed, allo stesso tempo, senza parole. Ovviamente ci stiamo riferendo ai numerosi incendi che stanno mettendo in ginocchio la Sicilia. Filmati che gelano il cuore. Soprattutto ad un siciliano doc come Nello Musumeci che conosce sin troppo bene la sua regione visto che è stato, per anni, governatore. Nella giornata di ieri, mercoledì 26 luglio, si è svolto il consiglio dei ministri. Ovviamente non sono mancati i riferimenti in merito a quanto sta accadendo nella regione colpita e devastata dal fuoco.
In merito a ciò il politico ha annunciato delle importantissime novità che riguardano proprio l’isola. Tanto da svelare un vero e proprio piano in merito a ciò: “Il ministro Santanchè ha presentato una proposta per i turisti che si sono trovati in Sicilia nel periodo più difficile: ci saranno 10 milioni di euro per il rimborso dei biglietti aerei e delle prenotazioni per quelli che sono rimasti privi di copertura. Si parte dal giorno in cui va in tilt l’aeroporto di Catania. Sarà istituito un apposito ufficio”.
Lo stesso Musumeci si è voluto soffermare anche per quanto riguarda le misure antincendi: “Ci sono sempre meno canadair in giro proprio per la limitata produzione. L’Italia si è candidata ad acquistarne alcuni ma dovrà aspettare ancora 4-5 anni: a fronte di questa paradossale situazione che abbiamo scoperto al momento del nostro insediamento si sta lavorando per trovare una soluzione alternativa assieme ad altri Stati membri perché il problema non è solo italiano”.
In merito a ciò non si è fatta assolutamente attendere la “bacchettata” nei confronti dell’Unione Europea: “Trovo assurdo il fatto che non abbiano una flotta di velivoli antincendio degna di questo nome. Qui speriamo di poter trovare una o più aziende in condizioni produrre velivoli leggeri che possano accumulare acqua da laghetti o dalla superficie del mare come avviene ancora oggi. Sono state 35 le richieste di concorso aereo nella giornata di ieri: 15 in Sicilia, 13 in Calabria, 4 in Sardegna, 3 in Puglia, 1 in Abruzzo“.