Omicidio Giulia Tramontano, l’ipotesi dell’accusa potrebbe seriamente cambiare: l’annuncio arriva direttamente dall’avvocato della famiglia della vittima, Giovanni Cacciapuoti
Ancora nuovi colpi di scena in merito all’omicidio che ha visto come vittima Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni che il 27 maggio è stata uccisa nella sua abitazione a Senago (Milano) dal fidanzato, Alessandro Impagnatiello. In merito a questa vicenda potrebbe seriamente cambiare l’ipotesi dell’accusa. L’annuncio arriva direttamente dall’avvocato della famiglia della vittima, Giovanni Cacciapuoti. Una ipotesi che potrebbe cambiare se, al momento dell’uccisione, la donna (che era incinta) avesse già iniziato il travaglio. Questo è quello che ha annunciato il legale da un punto di vista giuridico. Soprattutto in merito alla posizione del piccolo Thiago che la donna aveva in grembo e che avrebbe dovuto far nascere tra due mesi.
In merito a questa posizione le cose potrebbero seriamente cambiare. Parole che sono arrivate da parte dell’avvocato dopo che aveva effettuato l’uscita dall’istituto di medicina legale di Milano dove questa mattina è iniziata l’autopsia della donna. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Non sappiamo se, sotto lo stress dell’azione omicidiaria, ci possa essere stato un impulso di incremento, per esempio dell’ossitocina. Se fosse iniziato il travaglio ci sarebbe una mutazione del capo di imputazione“. Il riferimento, ovviamente, non può che essere per il killer Impagnatiello.
Nel corso dell’autopsia gli esperi dovranno chiarire quante siano state le coltellate che la vittima ha subito. Non solo: anche l’orario della morte e se la donna sia stata aggredita, o meno, alle spalle dal barman. A condurre questi esami è il professore Andrea Gentilomo, insieme alla sua squadra e ad un gruppo di specialisti. Successivamente verranno sottoposti degli tossicologici ed entomologici. Dopo che verranno resi noti i risultati dell’autopsia la città di Sant’Antimo potrà dare il suo ultimo saluto alla povera Giulia. Resta ancora da stabilire quando potranno essere effettuati i funerali. Nella giornata di ieri, sempre nella città napoletana, c’è stata una fiaccolata in memoria della 29enne. Non sono mancati momenti di commozione.
Sempre dopo l’uscita dall’Istituto di medicina legale l’avvocato Cacciapuoti si è intrattenuto a parlare con i giornalisti. Queste sono state alcune delle sue dichiarazioni: “Le operazioni dei periti sono appena iniziate e dureranno sicuramente alcuni giorni. Nessuna ipotesi può essere ancora avanzata o formalizzata, in una contestazione che poi deve condurre Impagnatiello in Corte d’Assise con il massimo delle aggravanti possibili“. Sono ancora molte le domande a cui non si ha ancora una risposta.