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Politica

“Chi decide trovi soluzioni in fretta, i ragazzi scompaiono dalle scuole” [VIDEO]

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Daniele Magliocchetti

A lanciare l’allarme è il direttore generale dell’Istat Michele Camisasca che spiega: “I dati sono allarmanti, dall’infanzia fino alle superiori”

“Ci sono meno nascite dal 2008, un calo pauroso e questo si riversa anche sulle scuole, è inevitabile“. A lanciare l’allarme è il direttore generale dell’Istat Michele Camisasca che, a margine del convegno “Costruire il futuro della scuola” organizzato dalla Gilda degli Insegnanti all’Hotel Massimo D’Azeglio. Una manifestazione dove si sono trattati tanti argomenti inerenti la scuola e dove si sono confrontati tantissimi professionisti del settore scolastico. L’intervento più importante è stato quello del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che non è stato tenero nemmeno con le decisioni prese dal Governo sul Pnrr.

Il direttore generale dell’Istat Michele Camisasca durante il suo intervento (foto Notizie.com)

I dati che rivela il direttore generale dell’Istat non sono poi così confortanti per il futuro della scuola sia per quanto riguarda l’infanzia, la primaria fino alle superiori. “Per la prima volta dal 2022 ci sono meno 400000 nati e tutto ciò ha un riverbero sul futuro delle nostre classi. Un dato che allarma e che dovrebbe far preoccupare chi ci governa e chi decide“, dice il direttore generale dell’Istat Michele Camisasca.

“Gli studenti stranieri? Aumentano e ci sarà più integrazione e bisogno di professionalità nella formazione”

Alcuni studenti che manifestano a Roma (Ansa Notizie.com)

In queste settimana è stato il Governo a lanciare l’allarme sullo stato demografico del nostro paese e i dati sono proprio quelli che ha diffuso l’Istat. Camisasca approfondisce il tema parlando della scuola e dei problemi che può comportare a livello nazionale: “Dal 2008 c’è un calco costante, basti pensare che tra il 2015 e il 2019 c’è stato un calo di presenze di iscritti nella scuola d’infanzia con 190 mila in meno, mentre nella scuola primaria sono ben 107 mila bambini in meno sempre tra il 2015 e il 2019″

Per il direttore generale dell’Istat Michele Camisascadal 2008 è il dato più alto delle nascite ed è da lì che è cominciata la decrescita“, per questo bisogna fare in fretta e invertire la tendenza con qualsiasi tipo di iniziative. Per l’Istat non è un problema da sottovalutare, anche e soprattutto quello che riguarda le scuole: “Dal prossimo anno anche nelle scuole superiori si verificherà un dato importante, la statistica serve anche per fare programmazione su servizi e sugli edifici scolastici. E’ un forte richiamo per tutti i decisori, dal governo, alla politica fino al Parlamento, ma senza dimenticare i dirigenti scolastici e chi si occupa di scuola tutti i giorni”. Sono diminuiti gli studenti italiani e sono aumentati gli studenti stranieri, ma per Camisasca è una logica conseguenza “Questa composizione pone un tema di integrazione e ci sarà bisogno di ulteriore professionalità nell’ambito della formazione i numeri seguono logiche. Ci saranno sempre più classi miste e una popolazione sempre più integrata. Non possiamo dimenticare un altro dato, ossia che tra i 18 e i 24 anni ci sono quasi 500.000 abbandoni scolastici. Non si può andare avanti in questo modo”.