Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Sole 24 Ore”. Nel corso di questa chiacchierata ha annunciato delle importantissime novità
Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, annuncia delle importantissime novità in merito alla questione della scuola. Soprattutto dal punto di vista della formazione. Nel corso dell’intervista al ‘Sole 24Ore‘ annuncia che il governo sta continuando verso la sua strada. L’obiettivo, infatti, è quello di valorizzare la filiera dell’istruzione tecnico-professionale. Tanto è vero che, ha fatto sapere, che si sta andando avanti in questo percorso a dir poco sperimentale e particolarmente avanzato. Un passaggio a dir poco importante che potrà aprire alla professionalità al mondo delle imprese.
L’obiettivo è quello di poter offrire delle specializzazioni che il sistema scolastico da solo, a quanto pare, non riesce ad offrire del tutto. In questo modo si va ad arricchire il piano dell’offerta formativa. In questo campo, però, un ruolo giudicato “significativo” da parte del ministro lo potrà avere il docente tutor ed il docente orientatore. Lo stesso politico li ha voluti definire delle “figure centrali di una scuola capace, grazie al lavoro collettivo di tutte le sue componenti, di far emergere i talenti di ogni studente“.
Si è soffermato anche sulla riforma dell’istruzione tecnica come prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Punteremo molto sull’acquisizione da parte degli studenti di certificazioni linguistiche e professionali spendibili all’ingresso nel mondo del lavoro“. A quanto pare, il decreto approvato precedentemente dal governo, subirà qualche altro tipo di modifica. Le stesse che potranno apportare solamente dopo aver avuto un colloquio con la Commissione Europea.
In conclusione, il ministro Valditara, ha spiegato che il governo ha risparmiato i primi 500 milioni di euro del Pnrr per i laboratori. Non solo: a quanto pare le fondazioni stanno iniziando con le progettazioni. Per quanto riguarda le ulteriori risorse si arriverà a circa 700 milioni di euro. Soldi che, a quanto pare, verranno destinati al potenziamento delle competenze e della didattica. Non solo: anche per l’attivazione di nuovi corsi. In questo caso, però, bisogna aspettare il “via libera” definitivo da parte delle Regioni su questo tipo di proposta.